BLOGGER TEMPLATES AND TWITTER BACKGROUNDS »

martedì 2 settembre 2008

5 - Non toccate quello smalto

Ma stavolta Francesca non arriva a salvarmi. Pazienza.

Alle mie spalle sento il ringhio di Greta che già per la questione dello smalto è parecchio nervosa... in pratica io ero rimasta a quando, sabato mattina Lucrezia entra in ufficio, non saluta (non la sto accusando, o meglio, è il suo modo di fare abituale. Da stronzetta. Appunto), spara un "Chi ha preso il mio smalto melanzana perlato ceramide resist L'Oreal limited edition?" e attende una risposta. Non ci pensa neanche che il presunto ladro potrebbe non confessare. Se fosse saltato fuori un nanetto dalla pianta sulla finestra dicendo "io io io io!" se la sarebbe presa con lui e tutti se la sarebbero cavata senza rotture di scatole. E si sarebbe chiusa lì. E invece niente nano, accidenti.

Melanzana perlato. Mah.

Lucrezia è una rag... no, bè, è una Barbie in materiale originale che cammina col chewing gum nella bocca. Credo che fosse il sedicesimo compleanno quello della prima plastica, sì, al seno - un classico. La madre deve aver generato questa figlia perchè quando era piccola lei la Barbie grandezza bambino non esisteva, quindi ora ne doveva avere una da vestire coi suoi vestiti griffati di vent'anni prima, per esser sicura che un corpo della sua stessa fattura - chirurgica- provasse la roba al posto suo quando non aveva voglia di togliersi le scarpe nel camerino, o forse semplicemente per aver qualcuno che andasse a fare shopping con lei e che avesse la sua stessa disponibilità di portafoglio. E poi pagano con una sola carta di credito, sai quanto tempo eviti di sprecare davanti alla macchinetta, se si inceppa? E quanti negozi in più puoi visitare?? Questo sì che è fiuto per il risparmio.

Ok. Ora che ho sparato fuori il malefico che c'è in me, passiamo al buono: Lucrezia non è cattiva, perchè non premedita. Lei difatti non sa pensare in anticipo, e neanche in seguito. A parte quando si tratta di ripassare in un negozio dove le hanno fatto arrivare la taglia giusta. E anche se questo 'buono' non occupa molte righe, vi assicuro che occupa gran parte della sua vita. E voi non potete giudicare. Perchè sono i valori le cose importanti. Ecco.

Però non si può proprio dire che sia la persona di cui fidarsi, anche solo per chiederle di ascoltare una segreteria che non hai fatto in tempo ad ascoltare prima di uscire dall'ufficio: non si ricorda neanche se gliel'hai detto, nonostante al momento avesse annuito con forza esclamando "Certo, ci penso io dopo!" sgranando gli occhi e aggrottando la fronte come Barbie-segretaria, un nastro registrato. Lei è così. Solo terribilmente attaccata alla sua strumentazione di bellezza, dalla A alla Z: abiti, bigodini, collant, depilazione, elettrostimolatore, forcine & frisè, eccetera. Alla lettera S troviamo sicuramente lo smalto, uno degli imprescindibili fedeli compagni di vita di Lucrezia. E qui a Greta è capitata brutta.


Giovedì Greta è andata via prima, e dato che c'era tutta quella scrivania libera Lucrezia nella pausa del pomeriggio si è sdraiata lì per farsi le unghie a pancia in giù, per sentirsi un po' Barbie-Spiaggia, e far asciugare bene lo smalto. Alle cinque ce ne andiamo tutti e Lucrezia si dimentica il kit sulla scrivania di Greta. Il venerdì mattina Lucrezia arriva e trova Greta già al lavoro, in anticipo come sempre, col suo kit accanto. Ma dal kit manca solo la melanzana. Chi accusare se non Greta? Difficile per Lucrezia col suo cervello di nastri registrati immaginare storie diverse, che ne so, una donna delle pulizie che se lo intasca, per esempio, o la boccetta dello smalto che le si incastra tra le tette inavvertitamente...sai, quando sono di plastica succede e mica te ne accorgi.

Povera Greta, per me è innocente. Però data la tensione che ho trovato poco fa, entrando, credo che la situazione si sia evoluta grazie a qualche nuovo messaggio registrato di Barbie.

Appena il signor Sassetti esce, Greta alle mie spalle mugola un incazzosissimo: "Sono andata a comprare le cartucce...? Ma è arrivato Greenpeace...? Io sono qui da stamattina alle 7.30 e tu tiri fuori queste cavolate e pretendi che gli altri ti stiano dietro???". Il tono nel corso della frase si è fatto sempre più nero e la voce sempre più strozzata. Credo che tra un nanosecondo si trasformerà in una specie di Hulkina e quando avrà i vestiti abbastanza sbrindellati mi azzannerà le spalle.
"Greta, la mia giornata è iniziata male e non conto balle in giro per divertirmi. La mia compagna d'appartamento non mi ha svegliato come invece le avevo chiesto di fare, sono venuta di corsissima ma ero in ritardo." Non voglio risponderle male. So che è tutta precisina e fissatina sulle cavolate, ma non abbiamo mai avuto problemi io e lei.
"Va bene. Ne terremo conto", risponde Greta, acida. Insomma, io le ho risposto garbatamente, nonl'ho mai trattata male e una volta nella vita (o qualcuna di più, adesso non stiamo a sottilizzare) succede di arrivare tardi. Mi volto verso di lei. "Sì, ne terremo conto quando in azienda voteremo per miss collega perfetta" E be', te la sei cercata.
Cala un silenzio di tomba. E tale resta. Edo e Lucrezia non sembrano particolarmente imbarazzati. Riprendiamo tutti a lavorare.

Dopo una mezz'ora faccio un cenno a Edo che è tutto preso dalle pratiche: "Alla macchinetta?". Lui annuisce, così ci alziamo e appena fuori in corridoio scoppiamo a ciaccolare.
"Troppo forte. Non ti sei mica fatta beccare da sprovveduta! Imparare, imparare!" dice, dandosi dei colpetti alla testa come per farci entrar qualcosa. Lui ha un po' di ammirazione per me, molta più di quella che meriti.
"Non esagerare, è che avevo incrociato Francesca che mi aveva avvisato della balla che si è dovuta inventare per colpa mia. Credo sia la prima nella sua vita" dico ridacchiando. "Ma che cacchio è successo ancora tra Greta e Lucrezia? Quando sono entrata c'era l'aria che si tagliava a fette."
"Dalle parole che son riuscito a estrapolare ho capito che Lucrezia sabato sera è andata a prendere un aperitivo al Gigolo, ha intravisto una coppia di mani con lo smalto melanzana, ha guardato di chi erano e dice che erano di una tipa molto molto simile a Greta."
Scoppio a ridere mentre il mio thè al limone scende nel bicchierino. "Ti prego, Greta al Gigolo. Mi scompiscio se è vero. Quello è un posto per golfclubisti over 50!".
Anche solo a pensare Greta con le unghie color melanzana non mi reggo.
"A proposito di gente strana, ho incontrato Ricki proprio mentre ero davanti all'ingresso".