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lunedì 25 agosto 2008

3 - Fidi polacchini

Non tutto il male vien per nuocere. Chi viene è Francesca, il che se proprio non è il male non è neanche il bene, perchè è quella che ancora per qualche mese deve affiancarmi e soprattutto controllare che il mio lavoro al computer sia fatto per benino e secondo i tempi...già. Nota dolente. Non vien per nuocere perchè così mi libero del fico secco che mi si è impiastricciato sotto il tacco e che accenna ancora per l'ennesima volta a parlare.
Appena scorgo avanzare alle spalle di Ricki il marroncino scamosciato dei polacchini di Francesca mi fiondo verso di lei perchè non voglio che lui assista a un'eventuale mia lavata di capo... uffa a pensarci bene mi sono messa un po' nei pasticci con questa faccenda della 'gentilezza'....a esser troppo 'gentile' rischi che il beneficiario della tua 'gentilezza' metta tra te e la conferma del tuo contratto qualche maldicenza: mobbing! Così va il mondo, i benefattori alla gogna!
Ricki non fa in tempo ad emetter suono che io spalanco gli occhi e aggrotto la fronte come se già stessi corrispondendo un megagalattico Ciao! di Francesca che in realtà sta nervosamente rilegandosi il foulard verde con piccole barche a vela che porta al collo e guarda al di là della sua spalla, come se una persona che cerchi avesse più possibilità di saltar fuori dalla macchinetta dei gelati che dal portone d'ingresso. Con lesta mossa di gamba dribblo l'ultimo accidente della mattinata e mi fiondo verso di lei come una bimba con la tata, prendendo quel tanto di distanza che serve per escludere del tutto Ricki dalla lunghezza d'onda della discreta voce della mia tutor. Mi vede ed esclama: "Che cavolo ci fai ancora qui, Stella?! Ti stavo cercando dappertutto. Il signor Sassetti è passato mezz'ora fa e per giustificare la tua assenza mi sono dovuta inventare che ti avevo mandato a prendere delle cartucce nuove per la stampante!"
Intanto per non perder tempo mi ha già tirato in ascensore. Lì si ricompone, e guarda i suoi stessi vestiti come se li trovasse all'improvviso stropicciatissimi, come se fosse stata lei e non io a correre come una disperata per venti minuti di fila. Si risistema ancora il fazzoletto... cioè il foulard e mentre guarda in alto nel vuoto, ed espira, sale nervosamente sulle punte e ridiscende per due o tre volte di fila come per tastare l'affidabilità dei suoi mitici polacchini numero 34 e mezzo, come un cavaliere dopo una lunga fuga dà qualche pacca al fido destriero per ringraziarlo e confermare il feeling tra loro. Però ti sfido a trovare un destriero con zoccolo 34 e mezzo!
Osserva sopra la porta, a destra, la targhetta col numero di assistenza dell'ascensore e portata massima...che mi trovi ingrassata? Guarda sempre davanti a sè come se dovesse spiegare le cose a un' indefinita incompetenza che si cela nell'aria e non a me nello specifico. "E siccome lui si è messo a farmi vedere che nel cassetto di pacchetti nuovi ne avevamo dieci di nero e quattro set completi a colori, ho dovuto far finta che al quinto piano già mi avessero detto che ce li avrebbero presi tutti e che volevamo star sul sicuro. Oh che figura! E adesso se va a chiedere?"
Io nel frattempo mi sono ripresa dalla corsa e da quell'accidente di Ricki, e vedendola mi sono anche addolcita e calmata. Le dico:
"Non credo che Sassetti approfondirà la cosa, perderebbe mezza giornata per un'investigazione inutile. Comunque mi dispiace, davvero, non voglio che tu ci vada di mezzo. E' successo semplicemente che non è suonata la sveglia e nessun altro mi ha dato una scrollata per svegliarmi... Me la sarei vista io, al massimo mi sarei inventata di un guasto all'autobus o roba così... comunque grazie, Fra. Non dovevi".
"Corri in ufficio! Io vado al reparto grafica" mi grida lei, appena vede che siamo al terzo piano, e mi spinge fuori come in una gara di velocità di bob. Credo non abbia ascoltato neanche una parola di quello che le ho detto, proprio geneticamente non può pensare che non può far andare tutto lei in quel complesso macchinario che è la Capitola Editore.
Mi ritrovo davanti al mio ufficio, che poi non è proprio il mio ma è semplicemente l'ufficio in cui lavoro. Oltre a Francesca vi nidificano infatti tre interessantissimi esemplari di Megachiroptera Pteropodidae...